Nel nostro viaggio in Indonesia abbiamo deciso di portarci a casa qualcosa in più di un souvenir: volevamo imparare a cucinare balinese.
Forse cenare su un terrazzino a Milano non sarà lo stesso che mangiare guardando un tempio buddhista, ma viaggiare con il palato non è certo meno importante.
Tra le molte scuole abbiamo scelto la Bale Delod Cooking Class di Ubud grazie alle buone recensioni online (QUI) e un prezzo onesto di 20€ a testa.
Potete scegliere due turni, entrambi in gruppi da 6-8 persone persone. Quello della mattina e quello del pomeriggio, la differenza è che nella mattina è incluso un giro ad un mercato locale ed è quello che abbiamo scelto noi. Non fatevi spaventare dall’ennesima levataccia: ne vale la pena.
Perché sì, la mattinata parte presto: pick up alle 8.00 direzione Mercato. Qui la guida vi illustrerà i vari prodotti locali e i fiori necessari per le offerte agli dei. Un’esplosione di colori, frutti mai visti, profumi e odori vi aspetta ad ogni bancarella.

Dopo il mercato, breve pit-stop ad una risaia (perché i prodotti vanno scoperti sempre dove nascono, il km 0 è importante ovunque) e poi diretti a scuola di cucina.
Una casa appena fuori Ubud con un piccolo tempio è dove lo chef Kadek e la sua famiglia vi illustreranno passo passo la base della cucina balinese. Come prima cosa imparerete a intrecciare i piccoli cestini di bambù per le offerte religiose (Canang Sari), poi superata una breve spiegazione degli ingredienti base inizierete a cucinare.
Non fatevi spaventare dalla quantità di aglio, cipolle e scalogno che viene usato: il cibo è buono ANCHE per quello.

La lezione è divertente, oltre a identificare tutti quei sapori che affollano il vostro palato durante la vacanza, si preparano salse e condimenti tutti insieme, si grigliano la carne e il pesce e si scoprono come utilizzare nuovi ingredienti. Un totale di nove piatti, che a pranzo potrete gustare insieme a vostri compagni di corso. E alla fine, oltre ad un attestato di cortesia, un prezioso ricettario.
E prezioso lo è sul serio: noi siamo diventati degli amanti del tempeh e ormai le spezie mancano solo nella nostra colazione (che resta italianissima, non si scappa).
E’ un’esperienza che mi sento di raccomandare a tutte le persone che passano da Ubud per più di un weekend, vi permette di staccare e passare una mattinata diversa. Rilassante, istruttiva ed a suo modo esotica.
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