Cuba – Consigli di Viaggio

VISTO E ASSICURAZIONE

Il visto (o la tarjeta del turista) lo potete fare in ambasciata o in un’agenzia di viaggio che offre il servizio. Noi (a Milano) abbiamo fatto tutto al Cuba Point di Via Giovanni Battista Pirelli per la cifra di circa 50€ a testa, 25 di visto e 25 di assicurazione. Quest’ultima dipende anche dalla franchigia che volete applicare. Durante la vacanza portate sempre con voi il preziosissimo visto, anche se in verità a noi non lo hanno controllato nemmeno all’aeroporto.

INDICAZIONI GENERALI

Non esiste una guida perfetta per Cuba. Ogni esperienza di viaggio è unica. Se avete girato per un po’ per siti e blog avrete notato che i pareri e i consigli cambiano drasticamente l’uno dall’altro. La verità è che ogni viaggio prende una direzione diversa a seconda di chi incontrate. A meno che la vostra meta non sia un villaggio turistico, ogni tassista o proprietario di casa particulares sarà la vostra guida e il vostro fornitore di servizi. Internet non funziona, scordatevi il fai da te, dovrete chiedere ai cubani. E loro vi consiglieranno amici, di amici, di amici.

Nota importante: non fidatevi eccessivamente della Lonely Planet, è scritta troppo bene. Ogni città o paesino è descritto in maniera superba, è tutto romantico e meraviglioso. In realtà alcuni scorci non sono così indimenticabili e alcune città sono meno suggestive del previsto. Ma sono cose che potrete scoprire solamente vivendole.

SPOSTARSI TRA LE CITTA’

Per spostarvi da una città all’altra potete scegliere tra: autobus, taxi o passaggi privati. Noi abbiamo scartato gli autobus, i viaggi sono lunghi e la modalità di prenotazione è presentarsi sul posto la mattina e mettersi in fila. Abbiamo chiesto ai proprietari delle case.

Dall’Avana a Viñales ci è andata bene, per 20cuc a testa ci ha scorrazzato un tassista “improvvisato” con una Peugeot anni ’90 in meno di tre ore.

Da Viñales a Trinidad è più lunga, assai più lunga e siamo stati meno fortunati. Per 30cuc (prezzo abbordabile, forse troppo) siamo stati caricati su un cassone vintage 8 posti, salendo per ultimi Edna è finita in fondo e io davanti praticamente abbracciato all’autista. Dopo 2 ore e mezza di viaggio, arrivati nei pressi dell’Avana ci ha scaricato e fatto salire su un cassone ancora più grande. Con delle panche al posto dei sedili, altre 6 ore di scomodità, ma almeno stavolta vicini.

A Trinidad per il ritorno all’Avana abbiamo deciso di provare Cubatur (www.cubatur.cu) recandoci in uno dei loro punti info nella città. E per 30cuc siamo stati comodamente trasportati (insieme ad altre 4 persone) da un Chrysler Voyager.

Se non fosse chiaro, il nostro consiglio è di informarvi presso gli info point di quest’ultimi. C’è da dire che spostarsi con le macchine d’epoca tutte scassate fa parte dell’esperienza stessa del viaggio a Cuba.

Scassone part 1
Scassone part 1 – da Vinales a fuori l’Avana
Scassone part 2
Scassone part 2 – le 6 ore verso Vinales

SOLDI

Cuba ha due monete. I Cuc per i turisti, i pesos per i cubani. Questa differenza rende più costosa del previsto una vacanza in un paese relativamente povero. Potete cambiare i vostri Euro in Cuc direttamente all’uscita dell’aeroporto Jose Marti. Scordatevi i pagamenti con carta, ma potete prelevare in alcune banche cittadine. In più di un’occasione abbiamo usato gli euro contanti.

Chiedete sempre il prezzo prima se non è esposto. E in certi casi contrattate senza paura, fa parte del gioco. Tolto il soggiorno nelle case particulares (circa 15cuc a persona a notte) cibo e servizi costano poco meno che in Italia (quella di provincia, non certo Piazza San Marco a Venezia).

QUELLI CHE VI ABBORDANO PER STRADA

C’è chi vi dice che mentre camminate per strada verrete assaliti da orde di avventori che vogliono vendervi qualunque cosa, e altri che vi racconteranno di un paese ospitale dove tutti sono pronti ad aiutarvi. La verità sta nel mezzo. Noi non siamo stati importunati troppo e mai fastidiosamente, però nel 95% dei casi in cui si sono offerti di aiutarci o semplicemente si sono avvicinati con fare amichevole volevano sempre venderci qualcosa o mandarci da un amico. Talvolta la prendono talmente alla lontana, che quando spunterà la compravendita vi sentirete in colpa a rifiutare.

Dopotutto anche questo, come sopra, fa parte di Cuba e di quello che sarà il vostro racconto di viaggio.

PS: L’isola sta cambiando, l’apertura all’occidente è lenta ma inesorabile. Non solo le crociere, ma anche negozi di marche famose. Muovetevi ad andare.

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